E…Sì!!!!

OPICINA 1947

di Umberto Saba (1883-1957)

Risalii quest’estate ad Opicina.

Era con me un ragazzo comunista.

Tito sui muri s’iscriveva, in vista,

sotto, della mia bianca cittadina.

Nell’ora dei ricordi vespertina

Sedemmo all’osteria, che ancor m’attrista,

oggi, se penso quella camerista

che ci servì con volto d’assassina.

Due vecchie ebree, testarde villeggianti,

io, quel ragazzo, parlavamo ancora

lassù italiano, tra i sassi e l’abete.

«Dopo il nero fascista il nero prete;

questa è l’Italia, e lo sai. Perché allora –

diceva il mio compagno – aver rimpianti?»